Il mio editore
Elido Fazi è senza dubbio un animale di razza: capricorno marchigiano, vitalissimo, lavoratore tenace e capelluto, è tanto ricco quanto generoso (dunque miliardario). E' un imprenditore economico di successo che, non amando le Ferrari e gli Yacht, ha voluto mettersi all'occhiello una prestigiosa casa editrice.
Elido Fazi ha passione per tutto ciò che comincia per "effe": innanzitutto il proprio buon nome, il fare, i fiori, le feste (ne tiene di stupende a casa sua), le fiere (specie quella di Francoforte), le favole (come potrebbe essere editore, altrimenti?) e infine quella cosa che comincia per "effe", finisce per "iga" e non è la "falsariga", benché di sicuro è una riga e talvolta anche molto falsa. Be', provate a indovinare!
Elido Fazi è nato a Quinto Decimo in provincia di Ascoli Piceno, il cui genius loci probabilmente gli ha trasmesso la vocazione per le frazioni (ora tratta quelle da 9 cifre in su). E' stato in collegio dai gesuiti nella sottodirectory "difficilmente andrò a messa, una volta uscito da qui". E' vissuto in Inghilterra una certa quantità di anni e parla l'inglese perfettamente, peccato non si renda conto che noi l'Inghilterra l'abbiamo vista solo col binocolo. Ha tre figli (si resta sempre in tema di "effe"), una dolcissima ex moglie irlandese e un attico sulla via Cassia. E' amico di Vittorio Sgarbi e di Carlo Azelio Ciampi, una volta è uscito a pranzo con Curzio Maltese, gioca a tennis con Simone Caltabellota (col quale per fare la rima farebbe meglio a giocare alla pelota, magari gli capiterebbe di vincere qualche volta). Conosce un sacco di strana gente, il più strano di tutti (secondo me, ovvio) è Emanuele Trevi.
L'uscita più bella di Elido Fazi, alla quale non sono ancora riuscito a dare una plausibile interpretazione, se non giudicarla l'effetto della sua appartenenza alla schiera dei visionari o dei fuoriditesta, è stata la risposta che mi ha dato quando, avendomi prestato la sua Saab 9000 per andare alla presentazione del Premio Strega a Benevento, io gli ho cortesemente fatto notare che era ora di lavarla. Sapete cosa mi ha risposto? "Hai ragione, devo cambiarla. Sono già d'accordo col concessionario." Be', cosa c'è di strano? uno ha la macchina sporca e la cambia. Normale.
Difetti: talvolta nel parlare scambia le "ti" con le "di" (redaggi ti un'occulda frequendazione di De Mita?), in estate gira in mutande e canotta davanti a uno dei suoi autori preferiti (cioè me), delle volte non si rende conto di essere fatto "naturalmente" e che è difficile tenere dietro al vulcano dei suoi pensieri, e ultimo: non ha ancora capito che le donne farebbe meglio se le scegliesse più basse di lui ;-).
La più grande soddisfazione che ha avuto da quando fa l'editore? Una delle infinite volte in cui siamo usciti insieme a cena ho pagato io, anche se la pessima idea è venuta a mia moglie.
Le giovani donne (non più alte di 1 metro e 85) per caso capitate su questa pagina, possono contattare direttamente il miliardario Elido Fazi cliccando sul triangolo lampeggiante nell'angolo in basso a destra della fotografia.