Alberto
di Brandeburgo fu principe elettore dell'imperatore, arcivescovo di Mainz e primate di Germania
a soli ventiquattro anni. Per riscattare l'ingente somma pagata al papa Leone X
per acquistare quei titoli, anticipata dai banchieri Fugger, organizzò nelle
terre da lui amministrate la vendita delle indulgenze bandite per costruire la
nuova cattedrale di S. Pietro. Martin Lutero ebbe in tal modo il pretesto per
affiggere le sue 95 tesi sul portone della chiesa di Wittenberg, dando così inizio
alla Riforma Protestante. Alberto di Brandeburgo fu un uomo di raffinata cultura
e accolse nella sua corte artisti e pensatori. Benché intimo amico di Ulrich
von Ütten, nazionalista tedesco ante litteram, e finché gli fu possibile, si
oppose con forza al luteranesimo, mantenendo i legami con la chiesa di Roma e
chiamando i gesuiti di padre Faber a predicare nella sua diocesi. Forse non è
un caso che il duomo di Mainz in cui è sepolto sia rimasto uno dei luoghi più
importanti del culto cattolico e mariano della Germania.
La Madre di tutti fu terminato nel 1544, un anno prima della sua morte. Fu probabilmente commissionato da lui o da qualche nobile lombardo a lui legato che voleva fargli un dono.
(vedi anche il profilo, il blasone e il motto)