dal risvolto di copertina del romanzo "La Madre di Tutti" (Fazi Editore, gennaio 2003):
Nel 1544, durante il papato di Paolo iii, il pittore Immanuel Novazio detto el Pota finì al rogo per eresia. Motivo della condanna, il dipinto di una Madonna nuda, nera e con gli attributi della divinità pagana venerata a Efeso come Madre di Tutti, il cui committente fu il famoso cardinale tedesco Alberto di Brandeburgo.
Prendendo spunto da quell'avvenimento storico, e
attribuendo la commissione del dipinto ad Alberto Federici, principe di Sassofratto, Stefano Marcelli costruisce un romanzo fantastico alla
ricerca della prima madonna, il cui culto, dapprima orientale, poi greco e
romano, è stato assorbito dalla tradizione cattolica. Loreto, Czestochowa,
Liesse, Einsiedeln e Montserrat sono soltanto i luoghi più famosi
dove è apparsa la medesima benefattrice dalla pelle nera.
Oggi, Sassofratto è una rinomata località
turistica e il castello Federici è diventato un museo. Lisa, figlia dell'ultimo
custode, non può immaginare che la piccola Valcanale dove è nata e cresciuta
è il punto fisico da cui hanno preso inizio simultaneamente la rotazione
terrestre, la deriva dei continenti e il Male.
L'immensa
pietra spaccata che dà il nome al paese è collocata sul monte dove si verifica
una straordinaria sciamatura di formiche, considerata dal popolo una visita in
massa alla Vergine di Sassofratto. E' questo lo sfondo delle avventure che, a
ritroso nei secoli, porteranno Lisa e gli altri protagonisti a conoscere la vera
storia dell'umanità.
Stefano
Marcelli è nato a Foggia l'11 novembre 1958, vive e lavora a Darfo Boario
Terme. Nella narrativa ha esordito col romanzo Il dio femmina stuprato nel
bosco (Fazi 1997), sesto classificato al Premio Strega del 1998.