Il mio insetto preferito è il Ceràmbice (Cerambyx cerdo). Nel romanzo gli ho assegnato un ruolo metamorfico. Si trasformerà infatti nel dio Ur. Vive nei boschi di quercia. Se vi capitasse di incontrarne uno, afferratelo dolcemente per il torace e avvicinatelo all'orecchio. Sentirete la sua vocina stridula implorarvi di lasciarlo andare... Attenzione: morde!
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Il mio albero preferito è l'Arcidiavolo (Celtis australis). E' conosciuto anche come spaccapietre, o molto più comunemente bagolaro. La sua foglia ha un'originale punta ritorta e sull'orlo si alternano dentelli di due diverse misure. Nel romanzo l'arcidiavolo ha un ruolo di spicco. E' una "porta" sugli inferi. Tuttavia, la malignità del suo legno, delle foglie e delle bacche - peraltro commestibili, con profumo e sapore di dattero - sono frutto di una mia invenzione.
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